Reboot

Questa storia partecipa al Blogger Contest.2018 Una ad una, le gocce scivolano sobbalzando sull’oblò del furgone, ad imitazione di quelle che rigano il viso. Un sottile muro di lamiera è il confine che separa due universi opposti. Dentro, l’angoscia si alterna senza sosta al dolore, mentre l’anima si disgrega, fragile. Fuori, la pioggia si infrange crepitando nel fuoco indifferente, attorno al quale i ragazzi brindano alla giornata di arrampicata. I loro schiamazzi celebrano una realtà che ora mi è aliena e, dopo anni, eccomi di nuovo un estraneo. Sulle ultime luci cala il sipario della notte e porta con sé l’amara consolazione dell’oblio oscuro, concedendo una fugace tregua al tormento. Dura solo un istante, ed il grigio bagliore del cielo nuvoloso annuncia l’arrivo del giorno, nel silenzio irreale del campeggio ancora addormentato. Lacrime dal cielo È tempo di avviarsi lungo il sentiero. Il profumo del muschio e le radici ...